
Nato a Monfalcone il 23 agosto 1959, a 17 anni si trasferisce a Ferrara, dove unisce studi e pratica artistica in modo autonomo, lontano dagli schemi accademici. Negli anni Ottanta, l’incontro con il maestro Giuseppe Zigaina e il critico Paolo Rizzi ne influenza l’approccio ibrido tra figurazione e astrazione. Negli anni Novanta frequenta corsi di astrattismo a New York e Los Angeles, evolvendo verso un linguaggio informale con suggestioni figurative.
Il MoMA di New York acquisisce un’opera nel 2005 (“Doppie Ferite”, 2001), inserita nella collezione del MoMA PS1, segnando la sua ascesa internazionale. Partecipa a oltre 200 mostre globali, dalla Scuola della Misericordia di Venezia al Museo del Louvre, fino alla The House of Fine Art di Londra. La mostra “Substantia” (2024), con 40 opere, riflette sull’essenza materiale e immateriale, accanto a cicli come le velature cromatiche e le sculture totemiche ispirate alla cultura Inuit.
Degne di nota il premio internazionale del 2008, le collaborazioni con gallerie come Orler e Berga, e opere come “Caduta verticale” (olio su tela, 120×140 cm) con quotazioni significative. La critica lo annovera tra i massimi esponenti italiani della pittura informale, per la sintesi tra ricerca materica e interrogativi filosofici.